Cyber City Oedo 808

Cyber City, Cyber City, ma dove l’abbiamo già sentito questo titolo? Ah, già, ce lo voleva proporre a suo tempo la fu Granata: ve li ricordate i promo di quest’anime insieme a quelli di Macross Plus? No? Fa lo stesso.
Nel 2808 la tecnologia ha raggiunto livelli tali che ormai le città sono interamente informatizzate, ma si sa, che tra crimine e legge è il primo ad adattarsi più in fretta alle nuove tecnologie. E allora, come potrà affrontare, la polizia, il pericoloso dilagare del crimine informatizzato? Sapete che c’è il proverbio che dice "chiodo scaccia chiodo", quindi, chi meglio di un altro criminale può catturare un criminale?
A tre pericolosi criminali, detenuti in un carcere orbitale di massima sicurezza, viene offerta la possibilità di rimanere in quella prigione fuori dal mondo a scontare le loro condanne plurisecolari (mi chiedo se i tipi che hanno emesso la sentenza sono degli spiritosi o degli spiritosoni.ndRyo), o di entrare a far parte della polizia cybernetica e tentare di ridurre le loro pene (infatti per ogni missione andata bene, viene scontata parte della condanna). Troppo bello per essere vero, infatti, dopo aver accettato, i tre vengono informati che se falliranno, verrà fatta esplodere la microbomba dentro ai loro collari.
Quindi i tre protagonisti, Sengoku, Go:gl e Benten non hanno molte scelte, devono portare a termine con successo ogni missione, o morire: sono soltanto carne da macello per la polizia e il loro comandante, che li tratta con distacco, senza un minimo di rispetto e considerazione. La serie si compone di tre episodi, in cui la storia vede, a turno, uno dei tre Cyber criminali come personaggio principale e gli altri due a fargli da spalla. In questo primo volume, "La morte virtuale", è a Sengoku che tocca farsi il mazzo per portare a termine il caso. L’OAV si apre con l’arresto, più sborone (Mai più utilizzare parole senza il mio permesso!!ndGoku) che spettacolare, direi, di un criminale che cercava di fuggire dalla città di Oedo, ordinaria amministrazione. Ma la missione che attende il nostro è un tantinello più difficile: un Hacker è riuscito a intrufolarsi nel sistema di controllo del più alto grattacielo di Oedo, prendendo il controllo di tutti i sistemi di sicurezza, tenendo così in ostaggio le 50.000 persone che erano all’interno.
Ogni tentativo di abbattere le difese informatiche dell’hacker risultano inutili: l’unica persona che può aggirare le barriere è Kurokawa, il controllore del sistema che gestisce il grattacielo che si è asseragliato nella stanza di controllo perchè è convinto che l’hacker sia un suo collaboratore scomparso misteriosamente, ritornato per ucciderlo. Ovviamente se volete conoscere la risposta guardatevi l’oav e forse scoprirete se un radicato sentimento di vendetta può superare la morte.
Cyber City non è propriamente una serie cyberpunk, è solamente cyber: scordatevi i palazzi lerci (da 1 a 10 la tua finezza è 12!ndGoku) di Battle Angel Alita o di Blade Runner, qui gli ambienti sono puliti e asettici, tutto sembra perfetto, ma serve solo a nascondere il lerciume della società. Character design e regista di questo piccolo capolavoro è Yoshiaki Kawajiri, già conosciuto in Italia grazie a capolavori come "Ninja scroll" e "La città delle bestie": se avete già visto questi due anime,sapete cosa vi aspetta, se no, fidatevi. Questo Kawajiri sa il fatto suo, riesce a creare scene di grande suspance. Onore e infamia all’adattamento inglese: onore perchè hanno ricostruito e adattato in lingua inglese intere schermate di computer, infamia perchè hanno messo nei dialoghi una quantità esagerata di "fuck", così che sembra di vedere un poliziesco americano di serie B, e pensare che la versione Granata avrebbe mantenuto i dialoghi originali, peccato.
Se passate sopra a questo piccolo particolare, lo consiglio a tutti: è il più bel poliziesco che abbia visto (dopo Blade Runner)(anche dopo Ghost in the shell, Patlabor e Armitage, secondo il mio modesto parere.ndRyo), ottime animazioni, ricco d’azione e tanta suspence.
Un OAV senz’altro interessante, animazioni abbastanza buone e un’atmosfera cupa, in un mondo in mano alle grande corporazioni.Il doppiaggio, contrariariamente a quel che dice Char non mi e dispiaciuto affatto.Il linguaggio volgare e quell’umorismo sarcastico e cinico (più americano che inglese) non stonano assolutamente all’interno dell’anime.La storia è all’insegna dell’azione e non sembra svilupparsi in particolari direzioni.Un titolo per gli amanti dell’azione e delle atmosfere alla Blade Runner.
Wdim